LE CASE COSTRUTTRICI TI NASCONDONO LA VERITA'
Se anche tu hai una moto di ultima generazione (non più vecchia di 4-5 anni) e fino ad ora hai sempre pensato di essere al “sicuro” con la manutenzione del tuo mezzo, questo sarà l’articolo più importante che oggi puoi leggere e che ti piazzerà su un Boing direzione Miami.
Sole, mare, palme… ci siamo capiti insomma.
Ti prometto un articolo davvero molto importante, continua a leggere e non te ne pentirai.
Devi sapere che sono un tipo nostalgico, ho un bel ricordo dei tempi passati, di quando con un po’ di ingegno, qualche attrezzo e quattro risate in officina, si riparavano le moto in men che non si diceva, anche se nessuno eri un ingegnere termonucleare.
Nel frattempo non è che mi sia laureato ad Harward – e a dirti il vero studiare non è che sia mai stato il mio pezzo forte, almeno che sia qualcosa che graviti nel mondo della meccanica.
Un tempo non molto lontano, i tagliandi della maggior parte delle moto, si facevano attorno ai 5000 chilometri di percorrenza e nella maggior parte dei casi filava tutto liscio come l’olio (quello buono) fino al tagliando successivo. Non avevi grossi problemi o cose che comunque non ti facevano dormire la notte.
Te le ricordi le vecchie HONDA FOUR che erano?
Lo so che non è la tua moto preferita ma voglio farti capire cosa intendo dire.
Nella cara, famosa e vecchia HONDA non si rompeva praticamente nulla anche se veniva trattata come il “porco” e l’unica cosa che bastava fare era nient’altro che il tagliando, il cambio olio e qualche controllino giusto per vedere se era tutto in ordine.
Una passeggiata.
Poi lascia perdere che la carrozzeria era orribile, che prendeva la ruggine … però all’epoca l’andazzo di un po’ tutte le moto era più o meno questo e le rotture di salvadanaio escluse per i grossi danni non ti sfioravano di striscio.
La famosa HONDA FOUR era un carro armato, un trattore inarrestabile.
Una leggenda se vogliamo dirla tutta.
Adesso le cose sono cambiate e le moto sono sempre più evolute e sofisticate, ma a detta delle case di produzione hanno bisogno di meno manutenzione o comunque di un intervallo più lungo.
Addirittura dai vecchi 5000 chilometri siamo passati al doppio, a 10000 chilometri e anche oltre in certi casi.
In pratica delle HONDA FOUR che si sono trasformate da brutti anatroccoli in cigni belli ed eleganti con ancora più affidabilità.
Qui la faccenda mi puzza mio caro, te lo dico.
Già vedo il tuo ghigno di felicità perché triplicando i chilometri percorsi risparmierai un sacco di tempo e di denaro.
Proprio qui nasce il problema e il falso mito.
Perché un conto è metterci qui io e te cinque secondi a fare i conti della serva per vedere quanto risparmi, un altro è se i conti li facciamo per bene e sul lungo periodo.
Te lo dico chiaro e netto.
Nero su bianco e numeri alla mano, se adesso viaggiassi sulla vecchia Honda Four ti saresti pagato una gran bella vacanza a Miami.
Oh già.
Stai lasciando soldi sul piatto ascoltando sti geni della lampada e posticipando il tagliando della tua moto.
Sai molto bene che sono qui per dirti le cose come stanno e scoperchiare i vasi di Pandora che pullulano attorno al mondo della manutenzione delle moto.
Il fatto che adesso si sia raddoppiato l’intervallo di manutenzione della tua moto non vuol affatto dire che questo lasci nelle tue tasche i quattrini che sognavi di risparmiare.
Si si, la so anch’io la favola che adesso gli oli sono più buoni, che c’è Mago Merlino con la bacchetta magica e Padre Pio che dice le preghiere ma le cose vanno viste nel mondo reale e come stanno veramente al lato pratico.
L’olio sarà anche migliorato, questo nessuno lo mette in dubbio, ma ci sono molti più particolari nelle nuove moto rispetto a quelle di una volta che funzionano bene solo ed esclusivamente se l’olio è di ottima qualità (ma non tutti lo sono) e se viene cambiato con una certa regolarità, sopratutto se vivi e usi la moto in città.
Sembra una cosa banale ma l’olio non influisce solo sui pistoni, le valvole o sulle parti interne al motore ma anche su altri dispositivi esterni a volte “lontani” dal motore ma correlati con la qualità e la giusta sostituzione dell’olio stesso.
Negli ultimi 2 anni ho visto davvero troppe moto con problemi di questo tipo e ho deciso d’andare a fondo e analizzare la questione nella maniera corretta
C’è troppa differenza di utilizzo per generalizzare su questo argomento e lo so anch’io che se usi la moto in autostrada le cose possono anche essere come dicono le case.
Ma non qui da noi in città, dove le strade sono ben diverse e dove il motore è molto più sotto sforzo.
Anche l’olio di scarsa qualità non è affatto una buona idea per il tuo motore e se non vuoi ritrovarti la panna montata che metti sulla cioccolata calda in una giornata di pieno inverno devi assolutamente usare olio di altissima qualità
Quindi chi è che ha ragione secondo te?
Le case motociclistice che fanno a gara a chi c’è la più lungo per dare la percezione di moto più affidabili quando devono vendertele o quello che mi capita di vedere nella mia officina?
Ma andiamo avanti.
Sento già la tua esclamazione:
”Eh ma io ho sempre fatto come mi hanno detto le case e non mi è mai successo niente”.
Sìììì lo so.
Infatti nemmeno al cliente della moto che ho preso in esempi (non cito la casa costruttrice per ovvi motivi) era mai successo niente finché un bel giorno, all’improvviso, in una calda notte d’estate guarda cosa gli è successo al malcapitato credulone.
Sbammm!
per oggi è tutto alla prossima
Giuseppe Pippo Uglietti
se vi fa piacere passate in officina anche solo per una consulenza gratuita
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